lunedì, novembre 02, 2015

Io che amo solo te

Certe cose ti inseguono a tal punto che prima o poi finisci per essere acciuffato. Avevo visto questo romanzo di Luca Bianchini in libreria già diverso tempo fa, praticamente quando uscì e, sebbene fossi attratta dalle innumerevoli recensioni positive, la lettura della trama non mi aveva del tutto entusiasmata. L'avevo un po' relegato nella lista dei "romanzi leggeri" magari da leggere quando si ha voglia di distrarsi, e per tale motivo è rimasto lì, in libreria, in attesa che mi decidessi a comprarlo.
Poi sabato scorso degli amici ci invitano al cinema a guardare proprio la trasposizione cinematografica di questo romanzo di successo e, complice quella famosa voglia di distrarsi che in effetti negli ultimi tempi si è fatta sempre più preponderante, ho ceduto alla tentazione e sono andata a vederlo.
Confermo che la trama non è nulla di così innovativo. Si tratta di una commedia romantica leggera e divertente, come ce ne possono (e ce ne sono) tante in giro. Protagonista l'amore in svariate sfaccettature, come quello tra due giovani che si apprestano al matrimonio tra mille dubbi e ripensamenti, o come quello tra due persone non più giovanissime ma che a causa dei pregiudizi hanno dovuto rinunciare alla propria felicità. Tuttavia a volte a fare la differenza sono altri aspetti, come la capacità di raccontare, personaggi attuali e ben strutturati, un contesto pittoresco come quello del sud Italia, cieli azzurri che mi hanno quasi fatto dimenticare la pioggia scrosciante fuori dal cinema, attori molto bravi ed un paio di ore durante le quali  ti rilassi e ti diverti in modo intelligente ed ironico.
Devo ammettere che sempre più sto apprezzando il cinema italiano rispetto a quello americano, specie se nel cast ci sono attori davvero molto bravi come l'intramontabile Michele Placido, la sempre divertente Luciana Littizzetto, Riccardo Scamarcio (la cui visione vale il prezzo del biglietto!) che trovo molto più a suo agio in ruoli comici che seri, e tanti altri ancora.
A questo punto non mi resta che cedere definitivamente alla tentazione e leggere qualche altro romanzo di Luca Bianchini.

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